Il presente P.R.G. si pone l’obiettivo di tutelare e, ove possibile, valorizzare, il patrimonio archeologico ancora conservato a Casteggio. Le tavole n. 44 e 45 del P.R.G. (“Prescrizioni Archeologiche: Parte Nord” e “Prescrizioni Archeologiche: Parte Sud”) in scala 1: 5.000 suddividono il territorio comunale in tre zone, secondo le indicazioni fornite dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia, caratterizzate da una diversa frequenza di ritrovamenti archeologici. Le presenti norme dettano prescrizioni di carattere archeologico relative alle cautele da adottare in occasione di qualsiasi trasformazione urbanistica comportante lavori di scavo, comunque fatte salve le disposizioni di legge vigenti in materia ed in particolare l’articolo 48 della legge n. 1089/39. Per le tre zone valgono le seguenti indicazioni:
La zona comprende l’area del centro attuale (occupata dall’abitato di Clastidium romana), la località Masone e l’area del Pistornile (presunta sede dell’oppidum preromano). Si tratta di zona di notevole interesse archeologico in quanto la presenza archeologica vi è meglio documentata da riscontri contemporanei e nella quale è molto probabile effettuare ritrovamenti archeologici.
Prescrizioni di carattere archeologico: tutti i progetti pubblici e privati in cui sono previsti lavori di scavo di qualsiasi natura, dovranno essere accompagnati dal parere degli organi dell’amministrazione dei beni culturali (Soprintendenza Archeologica della Lombardia).
La zona comprende le località Rivetta, California, Fontanone-Camarà, Mairano, Tronconero, Canegate, San Biagio e Romito, Crotesi, Cascine Casona, Balestrieri, Protti e San Maiolo (fornace Locatelli). Si tratta di zona di grande interesse archeologico in quanto la presenza archeologica vi è documentata da riscontri contemporanei meno frequenti che nella zona precedente e nella quale è possibile effettuare ritrovamenti archeologici.
Prescrizioni di carattere archeologico: prima dell’inizio dei lavori relativi a tutti i progetti pubblici e privati in cui sono previsti lavori di scavo di qualsiasi natura, dovrà esserne fatta comunicazione, da parte del committente, all’amministrazione dei beni culturali (Soprintendenza Archeologica della Lombardia).
La zona comprende le restanti parti del territorio comunale. Si tratta di zona di medio interesse archeologico in quanto la presenza archeologica vi è documentata in modo più dispersivo.
Prescrizioni di carattere archeologico: l’esecuzione di lavori scavo di qualsiasi natura relativi a tutti i progetti pubblici e privati dovrà essere effettuata con particolare cautela in quanto è esclusa la possibilità di ritrovamenti archeologici.
In tutti i casi i lavori di scavo saranno soggetti alla sorveglianza dell’ufficio tecnico comunale.